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ricette di Ottolenghi,  secondi

Polpette ai porri e limone di Ottolenghi

Se c’è una cosa che mi piace dei blog e dei contatti che ho su Fb, che sono tutti legati al cibo, è lo scambio continuo di ricette.
A dire il vero ultimamente questa condizione è un po’ cambiata, io da vecchietta nostalgica quale sono rimpiango un po’ i primi tempi in cui era tutto un fermento di esperimenti, condivisioni, ricette che passando di mano in mano prendevano nuova vita aggiungendo là, togliendo qua, facendocele poi nostre, ma si sa, i tempi e i modi cambiano, non so dire se in meglio o in peggio ma cambiano.
Quello che da parte mia non è mai cambiato è il cercare di mangiare bene, non dico elaborato ma bene, portare in tavola piatti non banali, spesso cucino anche recuperando gli avanzi ma sempre cercando di renderli appetitosi, è sempre stato il mio “punto debole”, mangio di tutto purchè sia buono, in caso contrario mi sto solo nutrendo e mando giù senza nemmeno stare a pensare cosa sto mangiando.
Tutto questo papiè per dire che anche delle semplici polpette possono essere meravigliosamente buone, cioè le polpette sono sempre buone e queste di Ottolenghi ne sono la conferma.

 

 

La ricetta è sul libro Jerusalem, a me era sfuggita perchè non è nella sezione Carne ma in Verdure, dagli ingredienti è facilmente intuibile perchè.
Le ho viste nel gruppo Fb in cui condividiamo le sue ricette, un giorno Luisa mette la foto e la ricetta di queste polpette e due giorni dopo ho preso tutto l’occorrente per replicarle!
Come tutte le altre anche questa ricetta va nella pagina a lui dedicata.

 


 

Polpette ai porri e limone di Yotam Ottolenghi
da Jerusalem

6 porri (circa 800g)
250g di macinato di manzo (io misto manzo e maiale)
90g di pangrattato
2 uova
1 cucchiaino e 1/4 di sale fino
1 cucchiaino di pepe
200-300ml di brodo di pollo (io brodo vegetale)
80ml di succo di limone
2 cucchiai di olio (lui di semi io extravergine)

Mettere sul fuoco una pentola con cestello per cottura al vapore,
pulire i porri e tagliarli a tocchetti di circa 2cm, disporli nel cestello, coprirli e cuocere fino a che sono morbidi,
strizzarli e frullarli senza spappolarli (io li ho tagliati a coltello)
unirli al macinato con il pangrattato, sale, pepe e uova,
impastare e formare le polpette,
metterle in frigorifero 30 minuti o anche di più,
versare l’olio in una padella e rosolare le polpette, tenerle da parte e pulire la padella con carta da cucina,
rimettervi le polpette, coprirle a filo col brodo e il succo di limone, cuocere coperte per 30 minuti,
alla fine togliere il coperchio e se occorre far restringere il sughetto,
servire con yogurt e prezzemolo.

note:

Nel libro Ottolenghi parla di 8 grandi polpette, io le ho fatte piccole come palline da ping pong e me ne sono venute 20.
Il prezzemolo l’ho messo a fine cottura sulle polpette e le ho mangiate senza yogurt.
Ho usato olio extravergine d’oliva e brodo vegetale, il primo perchè in casa non avevo olio di semi, il secondo perchè lo avevo già pronto avanzo di un risotto.

 


 

 

6 commenti

  • Simo

    Dauly, sono davvero fantastiche, le proverò! Mi manca solo il porro ma corro a comprarlo 😉
    Sai che mi stai facendo venire la Ottolenghi-mania, ahahahah!
    Bacione

  • Elena

    Dauly i tempi corrono ma noi in fondo siamo le stesse, queste polpette sono stratosferiche!!!! La tua “mania” buona e golosa davvero contagia 🙂 un bacione!

  • Dauly

    Eh si Elena, è proprio perchè siamo le stesse che a volte mi sento antiquata e legata a un modo di essere foodblogger che non esiste più.
    Comunque per me l’importante è continuare a cucinare, il resto conta poco, se poi replico le ricette di Ottolenghi sono sicura del successo! 😉
    Bacione a te e grazie

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