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Crema vellutata di patate, torsolo e foglie di cavolfiore, ricicliamo

 

Chi segue questo blog ormai sa che difficilmente troverà ricette a base di carne, non mi piace, ne mangio pochissima ed ho anche poca fantasia nel lavorarla.
Anche col pesce non me la cavo molto meglio, mi piace ma preferisco mangiarlo al mare, quando lo cucino io mi sembra sempre che manchi qualcosa.
Al contrario vivrei di primi, di minestre, di vellutate creme di verdure e qui mi sbizzarrisco perchè uso ogni scarto possibile, se ad esempio ho preparato un contorno di insalata tengo il torsolo e le foglie esterne per un pesto o una crema da servire magari con un filetto di pesce alla griglia, i gambi più coriacei degli asparagi finiscono sempre in una vellutata, così come i finocchi, i carciofi ecc ecc.
Per questa crema ho usato il torsolo e le foglie di un cavolfiore, le cimette mi sono servite per un’altra preparazione che vi mostrerò una volta sfornata.

 

 

CREMA DI PATATE E CAVOLFIORE
per 2-3 persone

2 patate medie
torsolo e foglie di un cavolfiore di circa 1kg
un pezzetto di cipolla
2 cucchiai di olio extravergine d’oliva
1 cucchiaio di burro
1/2 bicchiere di vino bianco
1 bicchiere di latte
brodo vegetale o acqua calda q.b.
sale
2 cucchiaini di za’atar
2 cucchiai di capperi
olio evo

Lavare, sbucciare e tagliare a piccoli dadini le patate,
tagliare a dadini gli scarti del cavolfiore insieme alle foglie,
tritare la cipolla,
in una pentola versare l’olio e il burro, lasciar scaldare ed unire le verdure, insaporire mescolando per 5 minuti e sfumare col vino bianco,
una volta evaporato coprire le verdure a filo con il brodo o l’acqua, aggiungere il latte, salare e cuocere fino a che la verdura è morbida,
aggiustare di sale e frullare con un mixer a immersione,
in una padella far tostare velocemente lo za’atar e tenere da parte,
nella stessa padella versare un filo d’olio e friggere i capperi fino a che sono ben croccanti,
servire la crema spolverata con lo za’atar e con qualche cappero fritto.

NOTE:

Potete sostituire lo za’atar con più reperibili semi di sesamo e foglie di timo secco.

 

 

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