Cucchiaio e Pentolone

un anno fa

ghiaccio, tutto quello che sento dentro di me è ghiaccio, oggi come un anno fa, esattamente come allora!

sono di gelo le mie emozioni, le mie reazioni, il mio approccio alla vita che da un anno non è più la stessa!

non mi ricordo cosa sia la spensieratezza, una risata fatta con la pancia e non solo con una bocca automaticamente tirata verso le orecchie!

non ho più ascoltato musica, più accennato a un passo di danza che in me è sempre partito alla prima nota suonata, così come facevi tu, la nostra passione per il ballo!

non ho più la capacità di infilarmi una maschera ed uscire con essa per far vedere al mondo che tutto è come prima!

non sono più uscita in compagnia tranne rarissime volte in cui era obbligatorio e in cui erano coinvolte persone che dovevo lasciare fuori dal mio dolore per non farlo diventare anche loro!

ho perso amicizie importanti che non hanno capito quello che sto passando, che nella loro buona volontà di volermi stare vicine non sono riuscite a vedere che non era di quello che avevo bisogno!

ho avuto commenti ironici sul mio stare su fb, come se questo mettesse in dubbio quello che sento e che vivo quotidianamente!

ricordo ogni secondo di quei momenti, la telefonata di mio marito che imprecava, la corsa in bicicletta fino a casa in cui tutto quello che mi scorreva intorno sembravano forme liquide, il mio arrivo con le persone in strada che mi hanno presa per non farmi cadere.
e il pronto soccorso coi miei con le facce smarrite, incredule, e io invece una maschera, una statua di cemento armato come di cemento era il mio cuore, arrabbiato, furioso, strappato dal mio corpo!

mi chiedo ancora oggi come un anno fa perchè il tuo cuore di madre non è stato più forte della tua paura del dolore, noi madri partoriamo nel dolore ed è forse questo che ci tiene legate per sempre ai nostri figli, che ce li fanno proteggere dal dolore che noi stesse abbiamo provato per metterli al mondo e tu non lo hai fatto per me, e io non te lo perdono ancora perchè mi hai tolto per sempre la leggerezza della vita che avevo la capacità di trovare anche nei momenti più oscuri e della quale ero tanto fiera!

sono un’egoista?
si, sono un’egoista perchè io adesso devo continuare a vivere nel gelo e non so come uscire da questa trappola di ghiaccio in cui mi hai incastrata!
perchè ho persone a cui pensare e non ci riesco perchè non riesco più a farmi carico di niente, i problemi da risolvere mi sembrano montagne insormontabili, le richieste della mia famiglia mi mandano nel panico perchè non ce la faccio ad occuparmene!

e non potrò mai più festeggiare il mio compleanno!
cancellerò il 17 luglio dai calendari, dalle agende, da tutto quello che mi farà ricordare che mi hai lasciata proprio quel giorno!
come farò ad affrontarlo? come farò a rendere felici gli auguri che mi saranno fatti? come farò a scherzare su questo giorno solo per gli anni che passano?
me lo hai fatto diventare una condanna, pensa che macabra ironia, la mia nascita che diventa una condanna a vita, invece di celebrare la mia venuta al mondo avrò su di me il macigno della tua perdita!

sono un’egoista perchè ti vorrei qui con me, anche se non ci saresti comunque, la tua malattia non ce lo avrebbe permesso, ma questo lo sapevo, il resto no, il resto è stato troppo, il resto sono stati giorni di agonia per entrambe, mi addormento e mi sveglio ogni sera ed ogni mattina con te in quel letto, fuscello spezzato, corpo inerme in balia degli altri ma la tua testa fiera e dignitosa rassegnata a quello che ti eri inflitta!
vorrei avere avuto la capacità di leggerti nel pensiero per sapere quali erano i tuoi stati d’animo di quei giorni, perchè ti conoscevo e sapevo che non era stata quella la tua meta, la tua meta era non arrivare a soffrire e non ci sei riuscita!
mi distrugge, mi fa sentire in colpa, vorrei abbracciarti e dirti che non avresti sofferto perchè non lo avrei permesso, ammiravo troppo la tua dignità per permetterlo!

è un’anno che mi dico che passerà ma non passa niente, per la prima volta in vita mia ho avuto bisogno di attingere a un’aiuto esterno, la mia sola forza non bastava, ma non succede niente mamma, non passa e non so come fare, forse avrei bisogno che me lo dicessi tu perchè sono le madri che consolano i figli quando stanno male, anche se sono figli di mezza età!