Cucchiaio e Pentolone

un panbrioche senza impasto, e metto fine alla mia guerra!

calma calma, non sono diventata all’improvviso una violenta guerrafondaia, sono sempre io, pacifista convinta, contraria all’uso di qualsiasi arma se non quella verbale e sempre nei limiti consentiti da educazione e rispetto!
ma una guerra personale ce l’ho, ce l’ho da quando ho cominciato a mettere le mani in pasta, è proprio il caso di dirlo!
è la mia guerra col lievito!
ho cercato di migliorare, ho chiesto a chi ne sa più di me, ho un rapporto diretto col mio fornaio di fiducia al quale ogni tanto (ogni tanto??) rompo l’anima con mille domande, ho un’amica che mi ha ripetuto dosi e tempi per una pizza fantastica non so quante volte, ma niente da fare, vince sempre lui!
vincere non so se sia il termine giusto, forse se la vittoria va a chi fa più vittime allora vinco io senza dubbio!
lo so che è un’essere vivente che va curato e nutrito e io ce la metto davvero tutta, in fondo sono una mamma e so come accudire e proteggere una vita, ma con lui divento una killer, non lo rispetto nei suoi tempi, nel suo bisogno di calore e tranquillità, non so riconoscerne i primi segni di ripresa o al contrario di stato precomatoso.
si, ho fatto panettoni, pandori, babà, colombe, brioche (poche), ma sempre con l’ansia, sempre con una manualità e competenza un pò raffazzonate, mi sono venuti bene, per carità, ma diciamo che li ho sofferti parecchio!
e poi arriva questo post ed è un sogno ad occhi aperti, non solo per le belle foto, i colori e la presentazione, ma per la sua essenza, per il suo messaggio che lo so, è rivolto direttamente a me e mi dice “eccomi, sono qui per te, per salvarti!”!!
una favola in cui la principessa triste incontra il suo eroico principe e insieme camminano mano nella mano verso la luce…….del forno!!

esatto, questo panbrioche si impasta con un cucchiaio in una ciotola, si lascia un pò a riprendere dai rimescolamenti e lo si ripone in frigorifero a maturare, maturare, maturare, se volete fino a 5 giorni, poi lo si tira fuori, lo si fa bellino bellino con le palline o con una treccia come ha fatto lei e si fa lievitare finchè arriva al bordo dello stampo……e la favola finisce quando lo cuoci, lo sforni e te lo vedi lì, bello soffice, aerato, profumato e te lo spalmi con un velo di quello che vuoi, dolce o salato, tanto è come il nero, va su tutto!!!
se non è una favola questa!
e grazie a sarah e a tuki la Dauly e il lievito vissero felici e contenti (fino a quando non si sa ma per il momento viviamo l’attimo!)!
PANBRIOCHE senza impasto:
ho modificato leggermente la ricetta che trovate da sarah e l’ho fatta con:
250gr di farina manitoba
50gr di farina 00
80gr di burro fuso a temperatura ambiente
1 uovo grande
80gr di acqua
40gr di miele di acacia
4gr di lievito secco
un pizzicone di sale
semi di papavero e semi di sesamo nero
latte per spennellare
in una ciotola rompere leggermente con la forchetta l’uovo, aggiungere il miele, il burro, l’acqua e il sale,
in un’altra mettere le farine, il lievito secco ed unirli al composto liquido mescolando fino a che non ci saranno più grumi,
coprire la ciotola con la pellicola e lasciare a temperatura ambiente o nel forno chiuso e spento come ho fatto io per 2 ore, poi mettere in frigorifero e dimenticarsene anche fino a 5 giorni.
io l’ho tolto dal frigo dopo 3 giorni,
formare quattro palline o tre cordoni se si volesse fare una treccia e posizionarle in uno stampo da plumcake imburrato e dove si sarà messa una striscia di cartaforno sul fondo e lasciare lievitare coperto da pellicola al riparo da correnti d’aria fino a che l’impasto sfiori i bordi dello stampo,
spennellare con il latte, cospargere di semi di sesamo nero e papavero e cuocere a 180° per 30 minuti (prova stecchino).
note:
la prossima volta ungerò lievemente la superficie dell’impasto prima di metterlo in frigorifero perchè dopo i 3 giorni in cui l’ho lasciato si è formata un pò di crosticina ai bordi
una volta che l’ho tolto dal frigorifero mi ci ha messo tanto a lievitare perchè il mio frigo fa temperature al limite del congelamento e in casa mia non supero i 19°
come vedete nella foto non è molto alto e può sembrare poco lievitato, ma la colpa è dello stampo troppo grande e non della scarsa lievitazione, consiglierei di usarne uno di circa 25cm
se volete vedere la ricetta originale andate da sarah, io ho messo la mia modificata
per il resto posso solo dirvi che lo rifarò lo rifarò lo rifarò……..finchè morte (del lievito) non ci separi!
e con questo meraviglioso, veloce e buonissimo panbrioche festeggio il compiblog di gianni, che sia di buon augurio di tante giornate cominciate sorridendo davanti una bella colazione!