pasta ripiena,  primi

agnolotti di melanzane

 
 

 

 
 
riemergo dal letargo, o da una letargia ormai patologica, o psicologica, o meteorologica.
comunque riemergo e in preda a caldane che neanche all’inferno secondo me si soffre così, e fra una fetta di cocomero e l’altra che ormai vivo solo di questo oggi non parlo di dolci ma di un primo che ho visto preparare ad un corso in Academia Barilla tenuto in concomitanza a Cibus.
 
avevo già presentato l’altro primo piatto, un risotto da leccarsi i baffetti e non potevo rimanere impassibile davanti a una pasta ripiena, sapete già che l’adoro in tutti i luoghi e in tutti i laghi!
 
ho seguito la ricetta pari pari ma al posto del pecorino toscano usato dallo chef io ho messo un pecorino gran cru, un pecorino sardo stagionato 20 mesi con lavorazione simile al parmigiano-reggiano e prodotto esclusivamente per Academia Barilla.
tengo a sottolineare che sto parlando di questo prodotto solo per la sua eccezionale bontà e senza che mi sia stata chiesta pubblicità alcuna, se passate da Parma andate in Academia e compratelo, non ve ne pentirete!
 
 
AGNOLOTTI DI MELANZANE:
 
per la pasta:
200gr di farina
4 uova
 
preparare la pasta, formare una palla e lasciarla riposare sotto un telo o sotto una ciotola rovesciata per 30 minuti.
 
per la farcia:
 
400gr di melanzane
150gr di ricotta
100gr di pecorino toscano (io il gran cru)
50gr di parmigiano
1 uovo
timo qb
olio evo qb
sale, pepe
 
tagliare le melanzane a cubetti, metterle in una placca con un goccio d’olio, sale e pepe e metà del timo sfogliato,
coprire con un foglio di stagnola e cuocere in forno a 180° finchè saranno morbidi,
tritare la melanzana a coltello o se preferite una farcia più liscia con un mixer e mescolare alla ricotta, i formaggi e l’uovo,
preparare gli agnolotti e cuocerli in abbondante acqua salata,
preparare una padella con un fondo di olio evo e il resto del timo, scolare gli agnolotti e saltarli nel condimento,
impiattare e servire con scaglie di pecorino.
 
note:
io non avevo il timo fresco e ho dovuto usare quello secco, ottimi lo stesso.
se volete potete aromatizzare anche con un paio di foglie di menta tritate, ci stanno benissimo.
l’uovo non è necessario, io in alcune farce soprattutto con ricotta o altri formaggi cremosi ma consistenti non lo metto.
se non volete fare gli agnolotti vanno bene anche dei più semplici tortelli o ravioli.
se con questo caldo solo l’idea di accendere il forno vi fa venire un mancamento le melanzane saltatele in padella.
le dosi sono per 4 persone, a casa mia per 3!
 
facili no?
e buonissimi!
 
alla prossima che mi sa tanto sarà ancora un dolce, un dolce alla frutta che andrà nella mia raccolta, aspetto anche voi!
 
 
 
 
 
 

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