pasta ripiena,  primi

cappellacci alla coda di rospo con salsa al pane di Matera e peperoni cruschi

lo dico sinceramente perchè è così che mi conoscete, non sono capace di fare finta che tutto vada bene solo perchè il blog esige questo!
il mio blog sono io, con i momenti si e quelli no, con tutto quello che la vita ti mette davanti, nel bene e nel male!
sul mio blog ho sempre scritto tutto, anche della mia depressione, a volte tirandomi dietro polemiche o pensieri di incoraggiamento!
ecco, oggi avrei voluto scrivere un post molto diverso da questo, avrei voluto raccontarvi di quest’altra ricetta preparata col metodo “fenicottero”, ma ho ricevuto da poco una notizia che mi ha tolto il sorriso e la voglia di scherzare.
una persona a me molto cara non c’è più, l’uomo che ha permesso a mia madre di vivere i suoi ultimi 20 anni di vita come una regina se n’è andato, mi piacerebbe che si siano ritrovati là, non so di preciso dove, spero solo in un posto dove ci sia musica e dove possano continuare a ballare insieme, così come amavano fare!
ciao uomo gentile!
adesso però parliamo della ricetta, di un’altra proposta per Teresa e il suo concorso in collaborazione con Mangiare Matera.
fra i prodotti ricevuti c’era anche una farina di semola per pasta, come non approfittarne per preparare la mia adorata pasta ripiena?

 

l’ho voluta ripiena al pesce, profumata con prezzemolo e limone e cotta prima nel brodo di pesce preparato con gli scarti di quello usato per la farcia e poi saltata in padella con briciole di pane di Matera e peperoni cruschi.

il formato è gigante, l’ho voluto apposta così per assaporare al meglio il ripieno!
CAPPELLACCI ALLA CODA DI ROSPO CON SALSA DI PANE E PEPERONI CRUSCHI:
per 2 persone
per la pasta:
200g di farina di semola Senatore Cappelli
2 uova
un pizzico di sale
impastare gli ingredienti, formare una palla liscia, avvolgerla nella pellicola e farla riposare almeno 30 minuti.
per il ripieno e il brodo:
120g di ricotta fresca
30g di ricotta salata
100g di polpa di coda di rospo
sale
prezzemolo
scorza di limone grattugiata
1 spicchio d’aglio
scarti della coda di rospo. carota, sedano, alloro, cipolla,
per condire:
3 cucchiai di pane di Matera grattugiato
peperoni cruschi spezzettati
olio
lavare, asciugare la coda di rospo, pulirla dall’osso centrale e dalle pellicine  e tenere gli scarti da parte,
rosolare il pesce insieme allo spicchio d’aglio in una padella unta con un filo d’olio, salare e tenere da parte,
nel frattempo mettere a bollire una pentola con circa 2 litri di acqua con gli scarti del pesce e le verdure, salare e cuocere 30-40 minuti, filtrare attraverso un colino a maglie fini e tenere da parte,
in una ciotola mescolare la ricotta fresca insieme alla ricotta salata grattugiata, la scorza di limone, il prezzemolo e la coda di rospo cotta e tritata a coltello, amalgamare bene, assaggiare e aggiustare di sale se occorre, tenere al fresco per almeno 30 minuti.
infarinare con la semola il tagliere e cominciare a tirare le strisce di pasta con l’apposita macchinetta (o col mattarello) partendo dalla tacca più grande finendo alla più piccola,
tagliare dei quadrati da 10cm per lato, mettere al centro una noce di ripieno, inumidire con un pò di acqua due lati del quadrato di pasta, piegarla formando un triangolo facendo attenzione di far uscire l’aria,
piegare le due punte dietro, inumidire con un pò di acqua e sigillare le due estremità,
proseguire così fino a terminare farcia e pasta,
rimettere a bollire il brodo di pesce e quando arriva a bollore calare i cappellacci,
preparare una padella sul fuoco con un’abbondante giro di olio extravergine, quando l’olio è caldo aggiungere 3 cucchiai di briciole di pane di Matera, rosolare velocemente e se occorre togliere dal fuoco,
con un mestolo forato scolare la pasta e metterla nella padella, saltarla velocemente ed aggiungere un mestolo di brodo di pesce e i peperoni cruschi sbriciolati, continuare a saltare la pasta fino a che sarà cotta (se occorre aggiungere brodo) e avrà formato una salsa densa.
note:
naturalmente potrete fare le forme che preferite, i miei non hanno la classica forma dei cappellacci, lo dico per evitare inutili appunti, lo so già!
devo dire che mai, dico mai, ho trovato una pasta così perfetta nella consistenza e nella tenuta in cottura.
credo che questa sarà la mia ultima proposta per Mangiare Matera, grazie anche a Teresa per avermi permesso di conoscere questi fantastici prodotti!

 

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