pasta ripiena,  primi

raviole del plin ripiene di Montasio e pancetta cotta con finto sugo d’arrosto

 
ho tentennato parecchio prima di decidere se partecipare o meno, anzi, a dirla tutta avevo anche chiesto l’esonero per problemi di salute da qui a tempo indeterminato, ma poi varie congiunzioni G-astrali come le chiamo io hanno fatto sì che mi mettessi all’opera, e per fortuna, lasciatemelo dire!
questo mese per la sfida dell’MTC Elisa ci ha messo alla prova con le raviole del plin, pasta ripiena, la mia amatissima pasta ripiena, ma nemmeno questo mi dava la spinta necessaria!
poi un giorno al super compro una fetta di Montasio leggermente stagionato, saporito ma non eccessivo e guardandomi un pò in giro vedo una pancetta arrotolata “cotta”, non affumicata, cotta.
chiedo un assaggio e ne rimango folgorata, buonissima, un grasso fondente e non fastidioso, ne prendo qualche fetta che tanto sono da sola e mica ne posso mangiare chissà quanta!
ok, questa la parte che non c’entra niente coi plin, ancora non avevo deciso di partecipare, anzi, guardavo ammirata tutte le versioni che stavano arrivando e come sempre mi dicevo quanto sono brave le partecipanti dell’MTC, quanta fantasia e quanti accostamenti che mai mi sarei immaginata riescono a tirare fuori dalle loro cucine, figuriamoci se sarei riuscita a pensare a qualcosa, sono ancora in una fase terribile di rifiuto e isolamento!
ma sono madre, mamma che mi piace di più, e mio figlio mi dice che domenica a pranzo sarebbe venuto da me.
da mesi mi sto nutrendo in modo bizzarro, non cucino mai, ma per mio figlio si, è l’unica occasione in cui lo faccio ed ecco che tutto trova la sua giusta collocazione!
per dirla tutta confesso che sono raviole del plin rateizzate, e si, ho cucinato ma tutto in una volta non sarei mai riuscita a farlo per cui c’è stato il giorno della farcia, il giorno della pasta e il giorno dell’assemblaggio, domenica a pranzo finalmente quello dell’assaggio!

 

RAVIOLE DEL PLIN AL MONTASIO E PANCETTA COTTA CON FINTO SUGO D’ARROSTO:
 
per la pasta: (per due persone)
150g di farina di semola
50g di farina di segale LoConte
2 uova
un pizzico di sale
mescolare le farine e il pizzico di sale, unire le uova e impastare nel robot fino a che si forma una palla, metterla su un tagliere leggermente infarinato, lavorarla per qualche secondo, fare una palla, avvolgerla nella pellicola e farla riposare almeno 30 minuti.
per il ripieno:
 
100g di Montasio grattugiato
2 cucchiai di ricotta di pecora o mista
40g di pancetta cotta
1 uovo
sale
mescolare la ricotta al Montasio grattugiato, unire l’uovo e mescolare per amalgamarlo al composto,
tagliare a coltello le fette di pancetta ed unirle alla farcia, aggiustare di sale, mettere il tutto in una ciotola coperta e tenere al fresco in modo che tutti i sapori possano fondersi per bene.
formatura delle raviole:
mettere la palla di pasta sul tagliere infarinato avendo cura di tenerla sempre coperta per non farla seccare, tagliare un pezzo di pasta e passarla nella macchinetta cominciando dal numero più largo e ripassarla fino al più stretto per avere una sfoglia sottile,
mettere sulla striscia di pasta dei mucchietti di farcia grandi come una nocciola, rivoltarvi sopra un lembo di pasta, pizzicare (il plin) fra un mucchietto e l’altro, tagliare la pasta eccedente con la rotella dentata e tagliare le raviole dalla parte del pizzico verso i due lembi sovrapposti.
per capire meglio nel post di Elisa ci sono sia i passaggi fotografati che il video!
il condimento:
due cucchiai di burro
una foglia di alloro
2/3 bacche di ginepro
pepe in grani (io sechuan)
un rametto di rosmarino
2 foglie di salvia
Montasio grattugiato
far sciogliere in un pentolino il burro con tutti gli aromi, portarlo fino a diventare nocciola, versare le raviole nell’acqua bollente salata, scolarle quando sono cotte e condirle col burro aromatico, spolverare con poco Montasio grattugiato e gustare!

 

note:
essendo questa pancetta un prodotto non facilmente rintracciabile direi che si può sostituire con una classica pancetta dolce anche se perderà la sensazione “fondente” della parte grassa, magari usate un lardo di Colonnata, e soprattutto usatelo a crudo.
la pasta più rustica ben si sposa con la farcia che nonostante la presenza del formaggio è abbastanza delicata e il condimento aromatico che ricorda un sugo d’arrosto credo bilanci il tutto.
per correttezza devo dire che il ripieno era scarso per la dose di pasta, perfetto però per due persone. con la pasta rimanente fate delle tagliatelle, dei maltagliati, delle farfalle, insomma, sbizzarritevi!
qui sotto e assolutamente fuori gioco le raviole del plin al coniglio e il suo fondo bruno che ho fatto un pò di tempo fa!

 

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