primi

taieddhra o tiella, eretica, di riso patate e acciughe

vi sento sapete?
sento già i borbottii scandalizzati, le espressioni inorridite e le parole che cominciano a salirvi e che a fatica riuscite a trattenere!
caaaalmaaaaaa, respirate a fondo e leggete bene, ERETICA è già nel titolo della ricetta per cui credo di non sconvolgere niente e nessuno, ho solo reinterpretato a mio gusto personale una stupenda ricetta tipica!
francamente tutte queste polemiche ogni volta che si cucina una tipicità mettendoci del proprio paiono abbastanza esagerate!
pur rispettandole e non amando stravolgerle più di tanto credo comunque che la base della cucina sia l’invenzione, l’intuizione, la voglia di cercare nuove strade.
lo hanno fatto e lo fanno anche grandi chef pluristellati, perchè non possiamo provarci anche noi povere mortali?
le famiglie che all’interno delle ricette tipiche cambiano uno o più ingredienti, dipende dalle zone, bastano pochi kilometri per avere una ricetta diversa, sono convinte di essere titolari della ricetta tipica, da noi capita coi cappelletti e vai a dire ad ognuna di quelle famiglie che la loro NON è la ricetta giusta, potrebbero prenderti a cappelletate con una fionda e cacciarti via!
detto questo la ricetta proposta questo mese per l’MTC è quella di Cristian , la sua si quella tipica (di casa sua), con le cozze, con la loro acqua usata per la cottura e tutto il resto secondo le regole!
la mia no, la mia è quella ERETICA, rivisitata a seconda della mia necessità.
non trovando le cozze sfuse per me sola non potevo certo comprarne una rete da un kilo, così ho pensato di usare acciughe sotto sale e acciughe fresche ( che costano anche pochissimo)!
volevo mettere una verdura ma poi ho deciso di smorzare il sapore spiccato delle acciughe con dei cipollotti di tropea e dei pomodorini, naturalmente non ho potuto fare un brodo di pesce e ne ho usato uno vegetale.

risultato?
anche se eretica la taieddhra che vedete in foto me la sono mangiata tutta da sola, boccuccia santa!!

TAIEDDHRA O TIELLA, ERETICA, CON RISO PATATE E ACCIUGHE:

per due persone:
1 bicchiere di riso Roma (lo misuro da sempre così)
4 acciughe sotto sale
100-150gr di acciughe fresche
una ventina di pomodorini (dei quali un rametto integro)
2 cipollotti di Tropea
1 patata
parmigiano reggiano grattugiato
brodo vegetale fatto con carota, sedano, cipolla, prezzemolo
sale, olio
preparare il brodo vegetale mettendo a bollire un litro e mezzo di acqua con carota, sedano, cipolla e n mazzetto di prezzemolo, salare leggermente,
lavare, sbucciare e tagliare sottile la patata,
lavare le acciughe salate, pulirle e metterle a bagno nel latte per mezz’ora,
lavare e pulire le acciughe fresche,
affettare i cipollotti,
lavare i pomodorini lasciandone un rametto integro e tagliare in quattro i restanti,
lavare e scolare il riso,
nella teglia di coccio o di ceramica mettere un filo di olio, metà della patata affettata e metà cipolle, fare uno strato col riso e sopra mettere i pomodorini, i filetti di acciughe fresche e di,  quelle sotto sale tolte dal latte e asciugate,
spolverare di parmigiano e versare il brodo,
fare l’ultimo strato con le patate e le cipolle, spolverare ancora col formaggio e versare altro brodo fino ad arrivare a filo degli ingredienti,
infornare a 160° per un’ora e mezzo, a un quarto d’ora prima della fine della cottura bucherellare i pomodorini con uno stecchino e metterli sopra la tiella finendo di cuocere gli altri 15 minuti.

 

ho sempre avuto un sacro timore di questo piatto, mi ricordo anni fa in occasione di un capodanno che un’amica ne aveva portata una teglia da cuocere, alla fine avevamo messo in tavola una roba cruda, slegata, da allora non ho mai voluto provare a farla fino a questo momento, fino a trovare l’occasione giusta per buttarmi e come tante volte ti incita a fare l’MTC, e le polemiche stanno a zero, la cucina è anche divertimento e mettersi alla prova, e di queste due cose mi nutro a piene mani, o meglio, a quattro bocche!!
PS:
il mio riferimento agli chef pluristellati non è certo stato fatto perchè mi sento al loro livello, voglio specificarlo perchè qualcuno ha “ironizzato” su questo abbastanza pesantemente e soprattutto non conoscendomi affatto, ecco, sono la persona più umile e meno ambiziosa che conosca, risparmiatevi i giudizi gratuiti, grazie, non sono divertenti e vi fanno fare brutta figura, credetemi!

 

79 commenti

  • TataNora

    Dauly, sto ancora ridendo sui cappelletti presi a mazzate…. ma la tua Tiella o thieddra o comecozzasidice… mi piace e mi piace la franchezza di chi non ha paura di scatenare guerre sante. In cucina non inventa nulla nessuno, si rielabora, si cucina… magari… e non si parla 🙂
    Notte
    Nora

  • stella

    che bella! Anche ioo ho lo stesso problema perchè a casa mia le cozze le mangio solo io e ogni tanto le prendo all'esselunga quelle sottovuoto che le vendono da confezioni di mezzo chilo!

  • EliFla

    Dauly…. le differenze di una ricetta si trovano anche a distanza d un pianerottolo…mentre il bello di confrontarsi, imparare, giocare, divertirsi tra amici …. c'è ovunque ..e dove non c'è..pazienza!! Io sono partita con una base , ma proprio base, solo per capire da dove partire, ma i neuroni sono già pronti per la prossima prova!!! Buon inizio settimana…. ah …ti contesto solo una cosa: ma come te la sei mangiata tutta da sola???? Potevi chiamare ahahahahahah :*

  • veronica

    dauly rosicano rosicano …la tieddhra cosi non l'ho mai provata ….comunque anche io non capisco di tante polemiche la tradizione non si tocca va bene e la fantasia ????
    mah!!!
    io fiera di essere mtc member !!!!

  • annaferna

    ciao Dauly
    e si me lo consenti vero? …diversa ma ora hai acceso la mia lampadina e la devo provare…..Ma di questa ricetta tipica ne troverai almeno dieci di versioni, io per esempio non metto la zucchina che invece so obbligatoria a Bari eppure sono solo 40 km:!!
    Per le cozze, la prossima volta anche se ne compri un chilo credo che troverai sicuramente il modo di interpretare quelle che avanzano.Provaci
    Cmq …sempre bellissime le foto!
    E ora mi tocca provare la tua versione 😛
    bacio

    • annaferna

      ecco vedi? sono andata a guardare la ricetta di Cristian:usa le cozze solo frutto e invece qui RIGOROSAMENTE col guscio a metà e mette la zucchina che qui non si usa !!
      baciotto

    • cucchiaioepentolone

      certo cara, lo sapevamo tutti perfettamente quali erano le differenze, cioè, io non sapevo niente ma la Ale e la Dani si, infatti ci saranno sicuramente anche la versione col mezzo guscio e senza zucchine, quella uguale a Cristian e altre completamente diverse, basta dire che NON sono l'originale!
      e poi vedi che bello, tu mi rispondi chiarendomi le differenze e in questo modo si impara e si fa cultura, non trovi?
      un bacione!

    • Ornella

      Scusami Dauli, se mi permetto.. basta dire che non è Tiella! 😀
      Anna, a Bari non è obbligatoria la zucchina, manco per niente e come hai potuto notare da te, quella di Cristian non è di tradizione. Non perché lo dica io, ma anche tanti altri pugliesi come me e come te… Diciamo che quella sì è una versione eretica. 🙂
      Dauli, senza polemica, con un grande sorriso :), e tanto affetto, ti dico che la tua Tiella non è eretica, non è e basta! ahahahahahah…
      Foto spettacolari!

    • mari ►☼◄ lasagnapazza

      Infatti Ornella non è tiella ma taieddhra ed è assolutamente di tradizione, quella salentina cara, e se c‘è qualcuno che è eretico quella sei tu. Sarò di parte ma tu ragazza non sai proprio quello che dici. Scusami tanto Dauly. Non ce l‘ho fatta più. ARGGGGHHHH

    • mari ►☼◄ lasagnapazza

      Infatti Ornella non è tiella ma taieddhra ed è assolutamente di tradizione, quella salentina cara, e se c‘è qualcuno che è eretico quella sei tu. Sarò di parte ma tu ragazza non sai proprio quello che dici. Scusami tanto Dauly. Non ce l‘ho fatta più. ARGGGGHHHH

    • mari ►☼◄ lasagnapazza

      Ahahah! mi ha preso addirittura due volte il commento per quanto sono inczzz…
      Colgo l‘occasione Dauly per dirti che la tua è una signora taieddhra con tutti gli ingredienti che potrebbero essere protagonisti di una qualsiasi tavola salentina, soprattutto uno, il cuore.
      Un bacione!
      Mari
      E scusami ancora 😉

    • Ornella

      Non voglio offenderti Mari, non ti conosco e non mi permetto di dire che non sai quello che dici, ma per favore non diciamo scemenze con la scusa che è tutto consentito dalla creatività! La Tiella di tuo marito – perché tu sei la moglie, giusto?- l'ho definita eretica perché non rispetta alcuni canoni tipici della tradizione. Punto e basta! 🙂 Ma non perché lo dica io, sia chiaro, lo dicono tutti i pugliesi che sanno ciò di cui si parla e che hanno pure commentato in altri luoghi. Mi spiace tu sia incazzata, ci sono ben altre cose sulle quali perdere le staffe! Keep calm… ache i salentini sono pugliesi o sbaglio? 😀

    • Ornella

      E comunque cara Mari, in un paese civile e democratico il diritto di criticare una ricetta esiste e non equivale certo a offendere una persona. Cosa che mi sono guardata bene dal fare perché non è mio costume, ricevedoe i cambio da te un insulti gratuito! Tuo marito ad esempio mette le cozze sul riso… Salentina o no, non ho MAI visto in vita mia, in 60 anni di vita in Puglia, una roba simile ! I miei parenti salentini la fanno certo così la taieddhra.. Quindi prima di insultare (che non è mai una buona cosa), cerca di capire a chi ti stai rivolgendo.. Non sono certo la ragazzina di primo pelo che non sa come si cucina in Puglia. Tocca cu studi, diceva mia suocera salentina come te, cara Mari. E anche un minimo di educazione in più non ti farebbe male, a mio modesto avviso!

    • cucchiaioepentolone

      cavolo, faccio un pisolino e qui succede il putiferio!!
      Ornella, ognuno è libero di esprimere opinioni e ti darei ragione se non avessi specificato credo molto chiaramente che la mia non è la tiella originale.
      se poi ci mettiamo che la tieddha, tieddhra, tiella a dir si voglia in origine era la parola che definiva il tegame in coccio che veniva usato, ecco, l'ho definita così con questa intenzione.
      ho due cugine leccesi con cui ho parlato di questa mia rivisitazione ma non mi hanno radiata dall'albero genealogico, mi è andata bene!! 😀

    • Ornella

      la tieddha, tieddhra, tiella a dir si voglia in origine era la parola che definiva il tegame in coccio che veniva usato
      Non è proprio così, è qui 'equivoco nel quale sei incappata… 😉

      ho due cugine leccesi con cui ho parlato di questa mia rivisitazione ma non mi hanno radiata dall'albero genealogico

      Ti vogliono bene…
      Io di solito a chi stimo e voglio bene, do la mia opinione spassionata…

  • daniela ferri

    Da buona ligure le acciughe sono un tocco per me irresistibile! Si aggiunga che sei pure ormai diventata una fotografa di alto livello….. e la voglia di addentare c'è tutta!
    Baci e grazie di tutto Dauly
    Dani

  • Alessandra Gennaro

    quando abbiam detto "potete sostituire le cozze", ho subito pensato: io proverei con le acciughe". Perchè sono uno dei pesci più versatili del nostro mare e uno dei pochi che riesce a soddisfarmi anche in abbinamento col formaggio. In più reggono bene la cottura in forno e, insomma, danno un sacco di soddisfazioni. sperimentazione per sperimentazione, quando ho letto di tenere da parte il ramo dei pomodorini, ho pensato alla ricetta delchili con carne di Blumenthal, rifatta dalla Fabiana: lui faceva ua sorta di infuso con i rami, proprio per dare un ulteriore sprint al gusto del pomodoro. Viste le tue ultime performance in cucina veg 😉 mi permetto di segnalarti questa dritta, perchè la trovo intelligente e anche alla nostra portata, di appassionati curiosi, ma coi piedi per terra 🙂
    Tornando alla tua taieddhra, l'occhio clinico fotografa un chicco tondo ma bello sgranato e un piatto perfettamente legato. Il resto, lo fa l'immaginazione- ed è un gan bell'immaginare. complimentissimi, davvero!

    • cucchiaioepentolone

      anche per me è stato il primo pensiero, volevo abbinarle alle cime di rapa per continuare un discorso "pugliese" ma ormai non le trovo più e così ho pensato alla dolcezza delle cipolle e ai pomodorini che si, vado senz'altro a copiarne l'infuso da Fabiana!
      grazie per darmi la possibilità di imparare tanto, ma grazie davvero!

  • ๓คקเ

    Bellissima Dauly, mi piace un sacco la tua REINTERPRETAZIONE della Taieddhra!!! La cucina regionale ha tante versioni quante sono le famiglie della regione, e in mancanza della ricetta autentica depositata alla CCIAA, chi può dire che solo la sua è quella vera? Nessuno!!!
    L'MTC poi è un gioco che punta proprio su estro, fantasia e gusto e tu queste doti le possiedi in abbondanza, come dimostra questa meravigliosa ricetta.
    BRAVISSIMA!!!!
    E come disse il sommo poeta, "Non ti curar di lor, ma MANGIA e passa". Disse così, vero? 😀

    • cucchiaioepentolone

      che poi guarda, qui la ricetta originale dei cappelletti è depositata alla Camera di Commercio ma non fa niente, ogni zona difende la propria versione come LA ricetta originale, e mi pare anche giusto!
      e infatti noi non ce ne curiamo, mangiamo si!!

  • Giulietta

    Le acciughe….le acciughe, uno dei pesci che adoro. Un amore cha accomuna bene la mia "toscanita' " e la mia "ligurieta'", spesso da me avvertite tanto distanti tra loro.

  • Rosaria Orrù

    ahahahahahah io la vedo la signora che abita la cascina della campagna emiliana brandire il suo lunghissimo matterello…ahahahahahahahha. Grande Dauly!!! Ricetta squisita
    Ps: io ho comprateo 1 kilo di cozze…troppe oper la mia teglia ma con quelle avanzate ci ho fatto merenda!

  • Raffaella Russo

    Ahahahahah! Dauly, quanto mi hai fatto sorridere! ^_^
    Concordo su tutto ciò che hai detto, e ci tengo a farti sapere che anche la mia mamma ha molto apprezzato questa versione fresca e delicata della tiella, nella quale la dolcezza dei pomodori smorza il sapore molto deciso del connubio alici-parmigiano.
    Io una bella fetta verrei a mangiarmela subito, anche se per pranzo ho già dato! Quel bel mantellino di patate mi fa venire un'acquolina…! 😀

  • Cristian M

    Ciao Dauly, molto interessante la tua versione eretica 😉
    E' particolare l'abbinamento delle acciughe sia fresche che sotto sale di cui hai ammorbidito il sapore con il latte. Le acciughe sono un pesce azzurro, un pesce povero dei nostri mari e secondo me si prestano benissimo a sostituire le cozze tipiche della versione originale.
    Molto bella anche l'idea del ramo intero di pomodorini.
    Ho apprezzato anche il discorso dei cappelletti, tutto il mondo è paese 🙂
    Grazie mille!
    Cristian.

  • Loredana

    Dauly,questa tiella mi mette una voglia incredibile…le alici fresche sono perfette in questa preparazione, eretica o no, l'avrei pappata anche io tutta da sola!
    🙂

  • Marina

    Boccuccia santa… rido 😀
    Ho letto il baccano che ha scatenato questa ricetta, andiamo avanti e scanniamoci per qualcosa di più serio tipo…. i cappelletti, tu ci metti il formaggio o la ricotta?! 😉 un caro saluto

  • Francy BurroeZucchero

    Cara Dauly, non ti curar dei criticoni. Il nostro gioco è sempre incentrato nel rispetto delle ricette, della tradizione e del territorio di chi ci “ospita” di volta in volta. Se qualcuno non capisce questo è perché proprio cerca la polemica anche dove non c’è.
    La tua taieddhra non è per nulla eretica, secondo me, perché è anch’essa un inno alla cucina povera dei contadini e pescatori di un tempo, quando si cucinava cose prelibate anche con ingredienti semplici e poco costosi.
    Il tocco del rametto di pomodorini è delizioso e son certa ha regalato un extra aroma al piatto..
    Eccerto che sei una buongustaia, eh? Te la sei spazzolata da sola, furrrbaaa!
    Un bacione!!

  • Ginestra e il mare

    ricetta meravigliosa! L'idea giusta nella cucina di una "massaia" che si rispetti e di tirar fuori piatti deliziosi con ingredienti semplici e se possibile economici… mia cara hai sfornato un piatto da re!

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